40 anni di Consorzio Marmisti della Valpantena: celebrazioni tra storia e futuro

Libro aperto: sulla destra logo in grande del Consorzio Marmisti della Valpantena e a sinistra un foglio pieno di firme fatte a mano

Il 2024 è stato un anno speciale per la nostra realtà, un anno in cui abbiamo festeggiato i nostri 40 anni di attività. Un traguardo importante, raggiunto grazie all’impegno di tutte le aziende associate, che abbiamo voluto celebrare attraverso momenti di condivisione, riflessione e festa.

Un viaggio nella nostra storia

Per raccontare questi quattro decenni, abbiamo lavorato duramente per raccogliere informazioni storiche e fotografare le tappe più significative del nostro percorso. Questo lavoro si è tradotto in una serie di contenuti, condivisi sui nostri canali social, che hanno approfondito le date che formano la nostra linea del tempo e che riassume i momenti chiave della nostra evoluzione. Dalla nascita del Consorzio, nel 1984, fino alle più recenti iniziative volte a trovare soluzioni innovative per il riutilizzo della polvere di marmo. Ogni traguardo è stato un tassello fondamentale della nostra storia.

Ti invitiamo a ripercorrere questo nostro viaggio, recuperando i contenuti sui nostri canali social:

26 Ottobre: una giornata in cava per celebrare il futuro

Uno degli eventi più significativi è stata la visita in cava, un’esperienza unica che ha coinvolto consorziati, personale dipendente delle aziende e rappresentanti delle istituzioni locali e del settore.

La giornata si è aperta con il benvenuto del presidente del Consorzio, Renato Dal Corso, che ha ringraziato tutti i presenti per il loro impegno e ha sottolineato l’importanza del lavoro collettivo verso l’innovazione sostenibile. Le sue parole hanno dato il via a una giornata di approfondimento e confronto.

Gruppo di persone di schiena in visita ad un sito estrattivo a cielo aperto

La visita alla cava  

La visita è stata guidata dal geologo Simone Barbieri, che ha illustrato con passione cosa comporta la gestione di una cava attiva e il suo funzionamento. Durante il tour, i partecipanti hanno appreso:

  • come il limo, residuo della lavorazione della pietra naturale, viene riutilizzato per ripristinare il sito di estrazione della roccia, attualmente operativo;
  • le complessità burocratiche, tecniche e fisiche legate alla gestione di un sito di questo tipo;
  • il risultato del lavoro di ripristino, con un sito che dal punto di vista paesaggistico è completamente integrato nell’ambiente circostante. In futuro, chi visiterà l’area non vedrà più tracce dell’attività della cava o della discarica.

Gruppo di persone impegnate a fotografare un sito estrattivo a cielo aperto

La visita si è conclusa con l’intervento di Federica Zanini, imprenditrice locale e rappresentante del Consorzio, che ha parlato delle prospettive future e dei progressi nella ricerca sostenibile. Ha raccontato della collaborazione decennale con l’Università di Padova e con il Dipartimento di Ingegneria Industriale sotto la guida della dott.ssa Bertani, sottolineando come dal limo si possano ricavare elementi preziosi da reintrodurre nel mercato.

Grazie a questi processi, si stima che la maggior parte del limo potrà essere riutilizzata, lasciando solo una piccola parte da smaltire, riducendo così l’impatto ambientale e garantendo una sostenibilità economica.

Federica ha concluso con un messaggio di speranza:

"Grazie anche all’appoggio delle istituzioni possiamo continuare a lavorare per trovare soluzioni innovative. La ricerca è la nostra strada verso un futuro sostenibile".

Un ricordo simbolico

Al termine della visita, ogni partecipante ha ricevuto un omaggio simbolico, una boccetta di vetro contenente tre elementi:

  1. alla base, le rocce della cava;
  2. al centro, il limo;
  3. e in cima, il sale.

Questo dono rappresenta il percorso evolutivo che il Consorzio sta affrontando: trasformare lo scarto in risorsa grazie alla ricerca scientifica.

Piccole boccetta in vetro contenente sassi, limo e sale, con tappo in sughero.

La giornata si è conclusa con un aperitivo conviviale, durante il quale i partecipanti hanno continuato a confrontarsi e dialogare sui temi trattati. Inoltre, è stato organizzato un momento ludico-istruttivo: i presenti sono stati invitati a stimare quante tonnellate di limo sono state portate in discarica dal 2009 al 30 settembre 2024. 

Il risultato? Un totale di 838.239,11 tonnellate, equivalente a 33.400 viaggi di camion, con una media annua di 55.600 tonnellate trasportate in circa 2.200 viaggi. Il vincitore del gioco è stato chi si è avvicinato di più al valore reale, dimostrando attenzione e interesse durante la visita.

29 novembre: una cena per guardare al futuro

La celebrazione del nostro 40° si è conclusa con una serata speciale, alla quale hanno partecipato i soci del consorzio e le istituzioni locali e di settore. Un momento di riflessione e condivisione, che ha visto alternarsi interventi significativi sul passato, il presente e il futuro del comparto lapideo.

Grande salta con persone sedute ai tavoli, un palco con una persona con microfono.

A condurre la serata è stata Federica Zanini, che ha spiegato il significato del titolo dell’evento: "40 anni insieme, nel futuro la svolta". Un concetto che sintetizza l’essenza del Consorzio: un gruppo di aziende che non ha mai atteso soluzioni dall’alto, ma che ha sempre lavorato con determinazione per trovare risposte concrete alle sfide del settore.

Il presidente del Consorzio, Renato Dal Corso, ha poi preso la parola con un intervento appassionato. Ha ringraziato i presenti e, con grande emozione, ha descritto la realtà attuale del Consorzio: nato da un’esigenza normativa e oggi capace di dare occupazione a 500 famiglie in Valpantena, in un contesto economico complesso. Ha evidenziato le difficoltà che il settore affronta, soprattutto nella ricerca di personale qualificato e nella disponibilità di alloggi adeguati per i lavoratori, facendo appello alle istituzioni, in particolare ai sindaci del territorio. Ha poi aggiunto con una battuta significativa:

"Faccio promozione dell’intelligenza artigianale, perché il marmo si tocca e ha bisogno di intelligenza manuale"

un chiaro riferimento all’importanza del saper fare rispetto all’intelligenza artificiale di cui si discute tanto oggi.

A seguire, Marco Armillotta, responsabile per ambiente e sicurezza sul lavoro di Confindustria Veneto, ha sottolineato l’impegno dell’associazione nel supportare il settore e il suo coinvolgimento nelle scelte regionali legate all’economia circolare. Ha parlato del cambiamento di passo che sta avvenendo nel trattamento dei residui di produzione, spiegando le due principali modalità per valorizzare lo scarto:

  • Residuo di lavorazione come sottoprodotto, quando risponde a specifici requisiti normativi.
  • Materia prima secondaria (End of Waste), quando il materiale recuperato può rientrare nuovamente nel ciclo produttivo, evitando lo smaltimento come rifiuto.

Sono poi intervenuti il sindaco di Grezzana, Arturo Alberti, e il presidente del Verona Stone District, Filiberto Semenzin, entrambi sottolineando il valore del Consorzio per l’economia locale e il ruolo chiave delle imprese nella promozione del territorio.

Un momento particolarmente significativo è stato quando sono saliti sul palco i presidenti di tre consorzi storici del distretto veronese: Sandro Peretti e Donato Larizza, rispettivamente i presidenti dei Consorzi Tutela Pietra della Lessinia e di Asmave in Valpolicella. Un gesto che ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra realtà del settore, tutte impegnate nella valorizzazione del marmo e nella crescita del comparto lapideo.

I tre rappresentanti dei Consorzi di Verona, 

La serata ha rappresentato un’occasione per consolidare i legami tra le aziende associate e ribadire il forte impegno del Consorzio verso la sostenibilità, l’innovazione e la promozione della pietra naturale nel mondo. Un evento che ha unito passato e futuro, riconfermando la volontà di affrontare insieme le nuove sfide del settore.

Gruppo di persone

Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo traguardo e che continuano a credere nella forza del Consorzio Marmisti della Valpantena.

 

 

 

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Consorzio Marmisti della Valpantena
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